Altra brutta sconfitta per i Philadelphia 76ers che nella notte hanno colto il loro terzo KO di fila in questo inizio di stagione NBA 2022/2023. La compagine di Doc Rivers ha ceduto di fronte ai San Antonio Spurs e nonostante un Joel Embiid da favola con 40 punti e 13 rimbalzi. Da contraltare la prestazione di James Harden con 12 punti e 4/18 al tiro, ma anche 12 assist e 9 rimbalzi.
Un momento già difficile per coach Rivers da gestire:
“Ho già affrontato momenti del genere e onestamente non siamo ancora pronti per vincere. Semplicemente non lo siamo. Ce ne rendiamo conto e abbiamo tanto lavoro da fare. È un po’ come se nelle prime due partite in cui siamo competitivi ci siamo detti ‘OK, ora le altre le vinciamo facili’. Ma non è così: bisogna andare in campo e guadagnarsi le vittorie. Tuck [PJ Tucker, ndr] lo ha gridato dopo la partita: nessuno ci regalerà nessuna partita.”
L’allenatore ha provato a spiegare quello che non va:
“Difensivamente eravamo lenti, sempre un passo indietro. Offensivamente non troviamo alcun ritmo. Finiamo sempre a tirare negli ultimi secondi dell’azione, che con la squadra che abbiamo non dovrebbe accadere. Voglio vedere più triple, voglio vedere più contropiede, voglio vedere più giocatori nel pitturato. Il motivo per cui non tiriamo di più da tre è quello: non spingiamo in campo aperto perché non mettiamo assieme due azioni difensive buone in fila.”
Infine, ha chiosato in questa maniera:
“Non è una questione di chiarezza dei ruoli, ma di spaziature. Abbiamo un’azione per Joel al gomito dove dovrebbe esserci un solo giocatore in angolo e gli altri tre sul lato debole. Nel finale di gara coi Bucks invece ne avevamo due sul lato forte chiudendogli la via per il canestro, costringendolo a tirare dal palleggio. Entrambe le volte sono stati dei nuovi giocatori a commettere quell’errore, nonostante avessimo provato quell’azione 50 volte in allenamento. Quelle sono le cose che sbagli all’inizio, ma su cui puoi migliorare con il tempo.”
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