“Decisione reciproca”, suona così cordiale e allo stesso tempo noiosamente ufficiale, quasi fosse una scusa. Questa era la giustificazione del fatto che John Wall non giocasse, quando nella stagione 2021-2022 indossava la canotta degli Houston Rockets. La risposta dell’All-Star non dev’essere stata altrettanto pacata.
“Ero incazzato da morire. Volevo giocare a basket.”
John Wall è tornato sui suoi giorni a Houston, in un’intervista per The Athletic attraverso la penna di Sam Amick. La guardia, ora ai Los Angeles Clippers, si sfoga ampiamente confessando i propri pensieri:
“Pensavo di meritare di giocare. Meritavo di giocare in quintetto. Dentro di me pensavo ‘Devo trovare il modo per andarmene’ ma allo stesso tempo era difficile poterlo fare visto che avevo ancora due anni di contratto a 91 milioni di dollari.”
La decisione dei Rockets arrivò intorno a settembre 2021: la dirigenza decise di investire su un gruppo giovane avendo appena selezionato Jalen Green al Draft con la chiamata n. 2 e preferendolo in quintetto rispetto alla superstar. Avrebbero così avvisato Wall che da quel momento avrebbe giocato col contagocce:
“Mi dissero: ‘Giocherai per dieci minuti e a volte non giocherai proprio. Potresti non farlo per tutto l’anno e proveremo a cederti’. Io gli ho risposto che non avevo intenzione di giocare.”
Alla fine della sua avventura biennale in maglia Houston Rockets, Wall ha giocato appena 40 partite con una media di 20.6 punti, 3.2 rimbalzi e 6.9 assist in 32 minuti d’impiego.
Leggi anche:
NBA classifica 2022-2023
NBA, Jason Tatum e Damian Lillard nominati giocatori della settimana
Risultati NBA, Portland è l’unica squadra imbattuta ad Ovest. Prima vittoria per Phila