Guadagnare un posto stabile nella rotazione della squadra campione NBA in carica non è cosa banale e Jonathan Kuminga lo sa bene. L’esclusione per scelta tecnica contro i Miami Heat è saltata all’occhio degli addetti ai lavori, pronti a chiedere lumi a Steve Kerr.
Il coach ha spiegato così la decisione presa ai microfoni di Anthony Slater di The Athletic:
“È complicato far giocare più di 10 persone, forse siamo arrivati a 11 in due delle cinque partite. Nel corso della stagione arriverà il momento di Jonathan. È giovane, pieno di talento, deve solo continuare a lavorare, stare nel seminato e le cose andranno bene per lui. Funziona così per tutti i giovani in una squadra da titolo, non ci sono minuti gratis e lo sviluppo è costante, non dipende solo dai minuti trascorsi in campo. È un ragazzo molto tranquillo, ora non è felice della situazione né mi aspetto o voglio che lo sia. È un passaggio necessario del percorso di crescita.”
Facendo eco al pensiero dell’allenatore, Stephen Curry ha lanciato un messaggio a Kuminga:
“Tutti ci siamo passati, anch’io nella mia prima stagione ho subìto un paio di esclusioni per scelta tecnica. So che è difficile far passare il messaggio a un giovane d’oggi, della serie: ‘12 anni fa ho vissuto la tua stessa condizione’, ma è quello il nostro compito.”
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