Piove sul bagnato per i Los Angeles Lakers. Non bastava la sconfitta nel derby contro i Los Angeles Clippers (101-114), con grandi protagonisti Paul George (29 punti, 6 rimbalzi e 4 assist) da una parte e LeBron James dall’altra (30 punti, 8 rimbalzi e 5 assist), a rendere la serata dei gialloviola ancor più amara è stato l’infortunio di Lebron James.
Uscito a meno di sei minuti dalla fine della partita, per quello che all’apparenza sembrava un dolore all’inguine, lo staff medico dei Lakers ha poi definito l’infortunio come un generico “dolore alla gamba sinistra”. Al termine della partita, raggiunto dai microfoni, il numero 6 dei Lakers ha tenuto a precisare le proprie condizioni:
“Mi sento bene, intendo oltre l’infortunio. Valuteremo domani e da lì si vedrà. Non ho fatto nessun movimento strano. Quando sono atterrato ho sentito uno spasmo o una tensione all’inguine così sono uscito immediatamente.”
Incalzato dal giornalista che li chiede se l’infortunio sia simile a quello già subito da James qualche stagione fa, il campione dei Lakers replica:
“Se è come il problema che ho avuto nel 2018? No, non mi sembra così grave”
Per i Lakers, nella notte, è arrivata la terza sconfitta consecutiva e ora si trovano quattordicesimi nella Western Conference con un record negativo di 2-9. Con l’assenza dal parquet di James, ora il peso di risollevare le sorti della stagione dei Lakers passerà per le mani di Anthony Davis e Russell Westbrook. Quest’ultimo pare essere una delle poche note positive della stagione da quando coach Darvin Ham ha travolto il suo ruolo facendolo partire dalla panchina.
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