Si avvicina la fine della sospensione di Kyrie Irving, ma per il giocatore dei Brooklyn Nets il futuro è ancora incerto: Nike ha annunciato la fine della collaborazione con lui, mentre sia LeBron James che Adam Silver si schierano al fianco della stella dei Nets. Proprio il commissioner NBA ha incontrato Irving per farsi spiegare la situazione.
Adam Silver su Kyrie Irving: “Lo conosco da 10 anni e non ho mai sentito da lui una frase antisemita”
Intervistato dal New York Times il commissioner NBA Adam Silver si sofferma sul caso di Kyrie Irving, sospeso per cinque partite dai Nets dopo aver condiviso il link di un film – considerato dalla critica – antisemita:
“Ho parlato con lui in settimana, abbiamo avuto una conversazione diretta e schietta: non c’è dubbio che Irving non è antisemita. Lo conosco da 10 anni e non ho mai sentito una sua parola antisemita o, francamente, odio rivolto a nessun gruppo: il fatto che sia antisemita o meno non è rilevante per il danno causato dalla pubblicazione di contenuti che incitano all’odio. Con la sospensione abbiamo fatto la cosa giusta, ma poi volevamo capire il contesto della situazione per vedere come agire”
Silver parla anche di Amazon Prime [versione USA], piattaforma streaming che ospita il film incriminato:
“Penso che anche Amazon debba prendere una decisione. Il mio primo istinto non era che qualcosa, per me, così francamente vile e pieno di incitamento all’odio sarebbe stato contenuto in Amazon Prime”
Nike chiude con Kyrie, LeBron: “Ha sbagliato, ma deve tornare a giocare”
Visto il putiferio del caso di Kyrie Irving, la Nike ha deciso di chiudere la collaborazione con la stella dei Nets, come afferma il co-fondatore dello swoosh Phil Knight in un’intervista:
“Kyrie abbia superato il limite. È abbastanza semplice: ha fatto alcune dichiarazioni a cui non possiamo attenerci ed è per questo che abbiamo concluso la relazione. È la cosa più giusta da fare e mi sta bene”
LeBron James si schiera al fianco del suo ex compagno di squadra, chiedendo tramite un tweet di farlo tornare a giocare una volta finita la sospensione:
“Sono sempre stato contrario alla condivisione di informazioni false dannose e continuerò ad essere così, ma Kyrie si è scusato e dovrebbe essere in campo a giocare. Questo è quello che penso ed è semplice: bisogna aiutarlo, ma intanto dovrebbe essere sul parquet. Gli è stato chiesto qualcosa di eccessivo per tornare in squadra: non è la persona che viene ritratta in questi in giorni”
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