Dopo aver smentito diversi critici con la vittoria dell’anello, i Golden State Warriors sembrano aver perso la bussola durante questo inizio di stagione. Anche se forse è ancora troppo presto per parlare di crisi, diversi giocatori stanno faticando, a cominciare da Klay Thompson.
Dopo il rientro dal gravissimo infortunio al tendine d’Achille, la spalla destra di Steph Curry sembra aver perso la propria maestria dalla linea dei tre punti, mettendo in mostra le proprie doti di cecchino solo in rarissime occasioni. La frustrazione del giocatore è ormai palpabile: persino Steve Kerr ha dovuto ammettere le evidenti difficoltà del suo fuoriclasse.
L’allenatore degli Warriors ha infatti rilasciato delle dichiarazioni piuttosto chiare al podcast Damon and Ratto, soffermandosi sulle aspettive probabilmente troppo alte dello stesso Thompson:
Il problema con Klay è che ha un palmares incredibile, è un giocatore da Hall of Fame. Ha molto peso sulle proprie spalle dopo gli infortuni degli ultimi anni. Vuole [tornare ai livelli pre-infortunio] troppo. Per esperienza, posso dire che quando un giocatore vuole tornare così tanto può diventare un ostacolo.
Deve solo trovare un modo per scrollarsi questo peso dalle spalle e tornare a divertirsi giocando. Questo è il lavoro che anche io e lo staff dobbiamo fare.
Sono convinto che Klay si riprenderà da questa striscia negativa, o come volete chiamarla. Si sente la sua frustrazione. Lo leggi nei suoi occhi, è semplicemente frustrato. Vuole tutto subito e purtroppo non funziona così. Deve solo scendere in campo ed essere rilassato.
Curry e compagni sembrano quindi pronti ad aspettare la rinascita di uno dei tiratori più infallibili della storia del basket; considerando l’attuale situazione di Golden State il tempo inizia però a stringere.
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