Nella notte NBA appena trascorsa, contro gli Utah Jazz, è andato in scena l’ennesimo show di Stephen Curry, alla 12ª gara stagionale con almeno 30 punti a referto. Coach Hardy, alla prima stagione da head coach, si è goduto relativamente lo spettacolo, ma pur da avversario non può che riconoscere i meriti al numero 30 di Golden State.
Steph Curry sugli scudi, i complimenti del coach Jazz
Ecco un passaggio delle dichiarazioni rilasciate dal capo allenatore di Utah al termine del match:
“Per rapidità di pensiero e capacità di adattamento a partita in corso non è secondo7 a nessuno. Ha visto ogni tipo di difesa conosciuta dall’uomo. Ho partecipato personalmente a vari meeting di allenatori nei quali si cercava un modo per tenerlo sotto controllo. A prescindere dalla tua scelta, lui trova un modo per restare coinvolto in attacco, che sia al tiro o nel facilitare il gioco ai compagni, palla in mano od off-the-ball. È un giocatore davvero speciale. Quando alleni e lo vedi giocare ci sono dei momenti in cui devi riprenderti e tornare in te, della serie: ‘O mio Dio, stavo guardando Steph Curry per un istante e non ero concentrato sulla partita’. Il suo modo di giocare è sbalorditivo, è divertente affrontare un giocatore del genere perché ti mette alla prova sotto tanti aspetti.”
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