Secondo quanto rilevato da Henry Abbott in estate, nella passata stagione le star NBA hanno saltato in media 28 partite. La rosa dei nomi è piuttosto ristretta, ma l’argomentazione – ciclicamente riproposta per spingere a una riduzione delle gare nel calendario della regular season – merita qualche sottolineatura.
Infortuni a ripetizione, l’ex NBA Olden Polynice alza la voce
A fronte di report infortuni sempre più affollati, ex atleti oggi addetti ai lavori si interrogano sulla qualità dello spettacolo offerto. È il caso di Olden Polynice, ottava scelta assoluta al Draft NBA 1987, oggi analyst in TV su Fox Sports, che non ha usato mezze misure per esprimere disappunto. Così su Twitter:
“All’attenzione di TUTTI i giocatori NBA: Più state in borghese, saltate partite etc dopo un trauma o infortunio, PIÙ CONTINUERETE A FARVI MALE E A SUBIRE INFORTUNI. Dovete alzare la [soglia di] sopportazione del dolore. È ridicolo vedervi seduti per ca***te. Nel 1993 chiusi secondo nella classifica dei rimbalzi, con una mano rotta.” [in realtà quinto in NBA nel 1993-1994 ndr.]
La discussione continuerà ad accendersi e siamo certi non sarà questa l’ultima occasione. Il load management che abbiamo imparato a conoscere terrà banco per tutto l’anno.
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