L’intervista rilasciata settimana scorsa da Paolo Banchero ai canali FIBA ha fugato ogni dubbio circa la sincerità delle aspirazioni italiane del prodotto di Duke, che vuole ardentemente vestire la maglia azzurra in campo internazionale. Banchero, infatti, si è detto intrigato dal progetto dell’Italia e dalla coesione dei suoi interpreti, usando più volte la prima persona plurale per affrontare discorsi sul futuro della Nazionale, come a rivendicare la volontà di essere incluso a pieno titolo nelle equazioni del sistema.
L’esordio di Paolo, che risulta comunque lontano dall’essere imminente, avrà già luogo la prossima estate, in occasione dei Campionati Mondiali del 2023? Sarà proprio la più importante tra le competizioni internazionali FIBA la cornice d’esordio ideale per Banchero? Risponde lo stesso Paolo, tempestato di domande sull’argomento in occasione della conferenza stampa che ha fatto seguito alla partita della scorsa notte contro i Nets:
“Giocare per l’Italia è assolutamente nei miei piani. Per quanto riguarda, più nello specifico, la mia presenza al prossimo Mondiale, essa dipenderà da alcuni fattori personali a mio modo di vedere decisivi, legati soprattutto a come mi sentirò al termine della stagione in termini di salute fisica e tenuta mentale. Un Campionato del Mondo non può essere approcciato con superficialità, soprattutto perché le Nazionali presenti mettono in campo un livello di agonismo tale da rendere questi tornei dannatamente competitivi, perfino più della stessa NBA forse. Si tratta di un impegno molto esigente; bisogna dare veramente il massimo in ogni partita ed essere sempre in piena forma nonostante il pochissimo tempo a disposizione per riposare”.
Conclude Paolo:
“Parlo spesso con Nico Mannion; è molto entusiasta all’idea che io possa giocare i Mondiali con l’Italia. Capisco il fermento e le aspettative, ma la mia idea non cambia: parteciperò al torneo solo se il mio fisico me lo permetterà. La prima stagione NBA è davvero sfiancante per chiunque, anche dal punto di vista psicologico, e io non voglio accettare la convocazione della Nazionale solo per registrare presenze. Giocherò solo se le mie condizioni saranno perfette”.
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