Prima della partita di stanotte tra Nets e Hornets, Steve Clifford, head coach di Charlotte, ha paragonato Kevin Durant a Kobe Bryant. Clifford conosceva bene il Kobe giocatore, e lo aveva allenato da assistant coach nella stagione 2012/13 ai Lakers. Prima della sfida con Brooklyn ha detto:
“KD assomiglia molto a Kobe secondo me. Sono diversi per molti motivi, ma in campo sono molti simili per il modo in cui lavorano, e sono entrambi studiosi del gioco. Quando penso a Kobe e a Durant penso alla passione. Sono due giocatori elite a cui interessa molto più il risultato finale delle loro statistiche individuali”
Dopo la vittoria contro gli Hornets, nella classica intervista post partita, Durant ha parlato del suo rapporto con Kobe Bryant e del prezioso consiglio che gli diede a inizio carriera:
“Non essere un piagnucolone. Avevo 23 anni e pensavo che il mondo ruotasse intorno a me. Abbiamo parlato molto riguardo Kobe, era molto umile nel modo in cui approcciava il gioco, nel mio in cui approcciava i suoi compagni di squadra e nella vita in generale. Quindi ho imparato molto vedendo ciò che faceva. Era un esempio, non parlava molto ma era un esempio per ciò che faceva. Lui e Mike [Michael Jordan] sono i due giocatori che ho cercato di emulare dentro e fuori il campo e so che sono migliorato molto così”
Durant ha anche apprezzato il paragone di Clifford:
“E’ un’eredità pesante da raccogliere, essere un Kobe Bryant. Ma Kob è sempre stato presente nella mia vita e ancora oggi lo studio. E provo a copiare ogni cosa che hanno fatto lui e Michael Jordan. Queste due stelle hanno impostato il tono per cosa significhi essere un giocatore. Quindi ho sempre provato a copiarli il più possibile”
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