Autore di una magnifica prima parte di stagione, Kevin Durant ha preso fuoco come raramente ha fatto nella sua carriera. Il giocatore di Brooklyn ha messo in ginocchio la difesa di Detroit con 26 punti registrati nel 3° quarto. Ha segnato così tanto durante quei 12 minuti che non sapeva quanti punti avesse fatto fino a quel momento:
“Di solito so quanti punti ho fatto. Ma quando mi dimentico, è allora che so di essere davvero, davvero in trance agonistica. Non sono sicuro di quanti tiri ho tentato o quanti punti avevo in quel momento. Mi sentivo come se la palla mi arrivasse tra le mani così velocemente che non riuscivo nemmeno a contare nella mia testa. Poi ho alzato lo sguardo e mi son detto: ‘Accidenti, sono già a 39 punti’. Non pensavo di aver segnato così tanto. È stato bello.”
KD ha trascinato i Nets permettendogli di recuperare da uno svantaggio di 19 punti nel primo tempo e registrare – quindi – il sesto successo di fila. Alla fine, Durant ha chiuso con 43 punti a referto e un complessivo 14/22 dal campo. Allo stesso tempo ha superato John Havlicek e Paul Pierce nella classifica dei migliori marcatori della storia, passando ora al 16° posto. Quando gli viene chiesto se questo sia il periodo migliore della sua carriera, esita, ma risponde:
“Penso solo che mentalmente capisco un po’ meglio il gioco. Posso dire che sono su un livello diverso rispetto a quando ero un giovane giocatore qualche anno fa. So di aver fatto bene anche in passato, ma ora il mio gioco (anche mentale) è abbastanza solido. Mi sto divertendo, sto segnando con continuità, ma non posso fare paragoni, cerco di non fare paragoni con il passato. In ogni caso, sento che mentalmente sto migliorando e sto iniziando a capire il gioco a un livello diverso di prima.”
Leggi Anche
NBA, l’infortunio al piede terrà fuori Anthony Davis almeno un mese
NBA, Ja Morant si lamenta di una tifosa e viene espulso dagli arbitri
NBA classifica 2022-2023