Ancora una volta i Golden State Warriors hanno fatto valere la legge dei campioni NBA in carica, battendo i Memphis Grizzlies in un match fondamentale per i californiani che stanno cercando di rilanciare le proprie quotazioni dopo una prima parte di regular season davvero difficile. Lo scorso marzo, Dillon Brooks aveva parlato di “continuare a costruire questa dinastia” riferendosi ai Grizzlies. I campioni in carica, però, nella notte hanno voluto ricordare la gerarchia. Queste le parole di Klay Thompson al termine del match:
“Non puoi parlare di dinastia se non hai mai vinto. Non credo che la gente si renda conto di quanto sia difficile vincere, dell’impegno e del sacrificio che richiede. L’ho trovato prematuro come discorso. Solo dicendo quella parola… Ma tirano fuori il meglio di noi e penso che noi facciamo lo stesso. E anche se non ti piacciono come avversari, devi rispettarli, perché sono una minaccia.”
A poco più di 3’40” dalla fine, Thompson ha preso un tecnico per aver fissato e provocato insistentemente il giocatore dei Grizzlies:
“Era trash talking vecchio stile. Non credo che meritasse un tecnico, ma ho dimenticato la regola della provocazione. È sempre divertente parlare male. Lo facciamo dai tempi del college. Qui è dove o giochi al meglio o finisci a dover fare giochini di questo tipo. Di solito per me è il primo caso.”
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