Tutti o quasi gli appassionati di basket NBA conoscono e apprezzano Shaquille O’Neal, grandissimo ex giocatore e attuale opinionista a TNT. Nella sua lunga carriera, Shaq ha vinto quattro anelli NBA, un oro olimpico, un MVP della regular season e tre MVP delle Finals. Dopo il ritiro, l’ex Lakers (e non solo, viste le tante squadre cambiate), è diventato opinionista sportivo. Poco fa Shaq ha anche spiegato perché, ormai più di dieci anni fa, scelse di lavorare per TNT e non per ESPN:
“David Levy [ai tempi presidente di Turner, la compagnia proprietaria di TNT] venne a casa mia e mi disse: Non abbiamo bisogno di te, ma ci piacerebbe averti con noi. ESPN invece mi diceva che aveva bisogno di me. E quindi ho pensato che se avessi avuto una giornata no alla Turner, non sarebbe successo niente. Ma se avessi avuto una giornata no da ESPN, poteva solo andare peggio”
Questa non era però l’unica ragione. Shaq ha infatti ricordato anche l’importanza della presenza su TNT del giornalista Ernie Johnson, molto stimato dall’ex Lakers:
“Ho un rapporto veramente speciale per Ernie Johnson. Lo vedevo in tv, e quando avevo 17 anni venne a casa mia per intervistarmi. Amo la sua voce, e amo come tratta le persone. Non sono bravo come Ernie, e non potrei mai fare uno show da solo. Non ce la farei, col mio disturbo dell’attenzione. E quindi essere un compagno in una grande squadra ha fatto proprio al caso mio. Mi piace molto di più essere uno dei presentatori, piuttosto che il volto del programma. Non riuscirei mai a fare quello che fa Ernie”
Nella scelta di Shaq ha quindi pesato il fatto che a TNT poteva essere uno degli opinionisti ma non il volto principale, mentre ha rifiutato la proposta di ESPN, che gli avrebbe probabilmente offerto un ruolo centrale in un suo programma. Dopo dieci anni di Inside the NBA con la sua presenza, possiamo sicuramente dire che Shaq ha fatto la scelta giusta.
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