Joel Embiid è stato l’autore materiale del game winner nel finale del match contro gli Utah Jazz. Dopo aver segnato 59 punti in una vittoria casalinga contro i Jazz lo scorso novembre, Embiid non è riuscito a replicare la stessa prestazione nei numeri, ma ha comunque trascinato i suoi con un bottino di 30 punti e 7 rimbalzi. Il lungo, come detto, ha segnato il canestro della vittoria quando mancavano 4.9 secondi al termine del match. Punteggio che si è poi fissato definitivamente sul 118-117 per i 76ers.
Eppure, la compagine di coach Doc Rivers rischiava vedersi sfuggire la partita, poiché dopo essere stati in vantaggio anche di 20 punti, si son visti rimontare dai padroni di casa quando Utah ha messo la testa avanti verso l’ultimo minuto della gara. James Harden ha segnato 18 punti nel quarto e assistito Embiid per il game winner. Queste le parole di Joel a fine partita:
“Non siamo stati quadrati come lo siamo stati spesso. Soprattutto, dopo l’inizio che abbiamo avuto. James ha fatto un ottimo lavoro nel trascinarci per tutto il quarto. All’ultimo tiro del match ho dovuto fare una giocata, ma è andata bene.”
Era chiaro che i Jazz non potevano fare molto per difendere il pick-and-roll tra Embiid e Harden. Phila ha continuato ad utilizzare lo schema offensivo per lunghi tratti. Questo il commento di Harden:
“Abbiamo avuto un paio di opportunità di mettere in mostra il nostro pick-and-roll. L’ultimo canestro? Semplicemente ho visto un omone avvicinarsi e poi aprirsi per il tiro. Ha avuto una possibilità e l’ha sfruttata.”
Solo 8 minuti e 3 punti per Simone Fontecchio, che sta faticando più del dovuto per ritagliarsi il suo spazio.
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