Dopo le tante voci dei giorni scorsi, la trade che porterà Kyrie Irving a vestire la maglia dei Dallas Mavericks si è conclusa ufficialmente nel corso della notte.
L’annuncio è arrivato dal solito profilo Twitter di Shams Charania, dopo i vari, e vani, tentativi di Brooklyn di portare a casa un altro giocatore da affiancare a Durant, includendo addirittura i Raptors in una strana trade a 3 squadre.
L’obiettivo Fred VanVleet
La dirigenza Nets ha provato fino all’ultimo ad includere Toronto in una trade a 3 squadre che avrebbe portato altri giocatori di qualità – ed esperienza Playoff – alla corte di Kevin Durant.
Primo su tutti Fred VanVleet – considerato il sostituto ideale di Irving dalla dirigenza Nets – che con il suo contratto da 21 milioni di dollari a stagione, sarebbe stato perfetto per uno scambio secco con il nuovo arrivato Spencer Dinwiddie. Sembra che Toronto abbia però rifiutato l’offerta nonostante l’aggiunta di alcune scelte al Draft da parte di Brooklyn.
Altra pillola amara da mandare giù per i Nets è stata rendersi conto che Ben Simmons non ha praticamente valore sul mercato: rifiutato da tutte le squadre a cui è stato offerto, 35 milioni di dollari a stagione sono troppi per un giocatore monodimensionale e ritenuto debole mentalmente nei momenti che contano.
Ritorno al passato per Kyrie Irving
Nella notte è arrivata anche la notizia che Irving vestirà la maglia numero 2 dei Mavericks. Un ritorno al suo periodo ai Cavs dopo la parentesi con Brooklyn, durante la quale ha vestito la numero 11 per tre stagioni.
Chissà che non torni anche il Kyrie di Cleveland, che tanto ci ha fatto innamorare di questo sport – lontano da guai e polemiche fuori dal campo – per puntare al titolo assieme a Luka Doncic?
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