Nella partita di stanotte, i Mavs hanno perso in casa con Minnesota sul punteggio di 121-124. Doncic e Irving hanno avuto entrambi delle ottime prestazioni. Il primo ha concluso con una doppia doppia da 33 punti e 12 rimbalzi, mentre il nuovo arrivato ha segnato 36 punti – di cui 24 nell’ultimo quarto – e servito sei assist ai compagni. I contributi della nuova coppia dei Mavs non sono però bastati per raccogliere la vittoria.
Prima della partita, una dichiarazione di Irving aveva ricevuto tutte le attenzioni dei media di Dallas. Nella giornata di ieri, l’ex numero 11 dei Nets ha avuto la conferenza stampa introduttiva con la stampa della squadra texana, e ha chiesto di ricevere domande solo sul presente suo e della squadra. Irving ha chiesto di non ricevere domande riguardo il futuro, di cui ha parlato così:
“Porta delle distrazioni non desiderate a me e alla squadra. Ci sono già passato, ed emotivamente è molto difficile rispondere a domande del tipo: ‘Cosa succederà nel lungo termine? Cosa succederà nel lungo termine?'”
Nico Harrison, general manager dei Mavs che ha buoni rapporti con Irving fin dai tempi delle high school, ha però detto di essere molto tranquillo a riguardo:
“Non vedo alcun rischio o alcun problema. Conosco Kyrie da molto tempo, conosco chi è e come si comporta. Penso che ogni persona che lo ha mai visto giocare sa che tipo di persona sia Kyrie. Quindi non vedo nessun problema in lui. L’unico problema è non firmare il contratto in futuro”
Irving ha detto di non voler parlare della futura offseason, dove potrebbe ritrovarsi free agent se non volesse firmare l’estensione contrattuale con Dallas. Nella conferenza stampa ha detto:
“Fin dall’inizio, fin da quando sono arrivato qua, mi sono sentito ben voluto, ho sentito un amore genuino e relazioni familiari con cui potermi confrontare se ci saranno dubbi o problemi. E’ una cosa molto positiva. Ora ragiono un giorno per volta, è l’unica cosa che posso fare. Quello che accadrà in futuro dipenderà solo da cosa faccio oggi e da come mi preparo. Il mio obiettivo è essere il miglior compagno di squadra possibile nello spogliatoio e un grande leader, a Dallas e per tutta la NBA. Continuerò a essere me stesso. Quindi mi concentrerò solo su quello che ci aspetta come squadra”
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