Golden State cade a L.A. contro i Clippers e scivola al nono posto nella Western Conference.
I campioni in carica arrivano così alla pausa All-Star dopo aver vinto soltanto 29 delle 58 partite giocate sinora in stagione, parziale che, per quanto condizionato dalla macabra ricorrenza degli infortuni, non rispecchia certamente le reali potenzialità della franchigia.
A tal proposito, Draymond Green, vincente autentico e metronomo emotivo della squadra, si è espresso così ai microfoni di Kendra Andrews di ESPN:
“La pausa deve rappresentare un punto di svolta per noi. Siamo i campioni in carica, ma non stiamo giocando da vincenti. Dopo l’All-Star Game dovremo dimostrare di meritare veramente i Playoff, altrimenti saremo sopraffatti dalle concorrenti. Per dare un senso a questa stagione, è necessario che ognuno onori la maglia e prenda di petto le situazioni complicate. Ci giochiamo tutto nelle prossime 20 partite abbondanti: è ora o mai più!”.
Conclude Green:
“La nostra difesa rappresenta certamente un problema ed è inutile nascondersi dietro l’evidenza. Un attacco vincente, oltre a schemi e talento, si rivela tale solo se gli interpreti giocano con entusiasmo e leggerezza, ma una situazione del genere nella metà campo avversaria non può prescindere da un’impeccabile solidità difensiva nella propria. Difendere è solo questione di volontà. Non sarà divertente, ma è la chiave del successo e noi siamo chiamati a ripartire esattamente da questo fondamentale”.
Leggi anche:
NBA, Brook Lopez in testa per la corsa al DPOY: ecco la classifica NBA
Non solo NBA, Bronny James presente al Nike Hoop Summit
NBA, Devin Booker: “Emozionati di avere Durant”