In occasione dell’annuale conferenza stampa tenuta durante l’All-Star Weekend NBA il commissioner Adam Silver è andato in punta di fioretto sul tema caldo di questi giorni post trade deadline.
Pur sottolineando come fattore positivo e segno di vitalità un movimento di mercato che ha interessato quasi il 10% dei giocatori, Silver ha contestato il meccanismo di richiesta trade da parte delle stelle. Ecco il suo punto, da dirigente:
“Nel contratto collettivo vigente sono presenti norme contrarie alla possibilità di richiesta scambio da parte dei giocatori. È corrosiva per il sistema. Molti giocatori, per lungo tempo, l’hanno fatto dietro le quinte. Sono fortemente contrario a ogni esternazione [in merito] fatta in pubblico. Un certo numero di accordi va bene, ma deve esserci condivisione [tra atleta e squadra].”
La replica di Kevin Durant e Kyrie Irving al commissioner NBA
Visioni diametralmente opposte tra Silver e Durant, Irving. I due giocatori non si sono tirati indietro, restando fermi sulle rispettive posizioni. Così Durant:
“Non credo che tutto ciò sia un cattivo segno per la lega. Le notizie degli scambi, il mio e quello di Kyrie portano [anzi] più attenzione mediatica.
Irving è parso ancor più seccato:
“Perché nessuno può chiedere una trade? Quand’e diventato qualcosa di terribile prendere decisioni di business ottimali per te, la tua felicità e serenità come atleta? Non si può andare d’accordo con tutti. Se c’è la possibilità di cambiare aria e lo si fa legalmente, non vedo dove sia il problema.”
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