Il fatto che i componenti delle due squadre All-Star – Team LeBron e Team Giannis – vengano scelti a ridosso della palla a due rappresenta una delle novità di quest’edizione dell’All-Star Weekend. Dopo l’introduzione dell’Elam Ending, punteggio target, la partita delle stelle si avvicina dunque sempre più come concetto a una sfida pickup al campetto. Nulla di male, anzi, a sentire i protagonisti il divertimento è assicurato.
All-Star Draft lampo? I giocatori NBA la vedono così
Una rapida rassegna delle impressioni e aspettative sul Draft All-Star raccolte nel Media Day della vigilia. Donovan Mitchell, torna a Salt Lake City da ex, in un contesto certamente più rilassato, e ha tempo di mettere in fila tanti ricordi sollecitato da un ambiente familiare. Anche dovesse toccargli di essere scelto per ultimo, non sarebbe un dramma, assicura:
“Siamo qui all’All-Star Weekend ed è un onore. Chiunque venga scelto per ultimo farà lo stesso. Abbiamo lavorato tutti duramente per diventare All-Star e presenziare a questo fine settimana. Non ci preoccupa chi sarà l’ultimo chiamato.”
Il sentimento è comune anche a tanti colleghi. Luka Doncic, addirittura, ribalta la prospettiva:
“Sono entusiasta. Penso che le stelle vadano in fondo quindi non ci sarà davvero un’ultima scelta. Mi sento grato della possibilità di essere qui, non sono tanti a poter vantare più di una partecipazione all’All-Star Game NBA.”
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