Nell’impegno di stanotte gli Warriors hanno battuto gli Houston Rockets sul punteggio di 116-101. Per Golden State è stata decisiva la prestazione di una delle stelle più grandi della storia della franchigia, Klay Thompson. Il numero 11 dei Dubs ha finito la partita con 42 punti, arrivati tirando 12/17 da tre e 6/6 dalla lunetta. A fine partita Thompson ha commentato la sua ottima prestazione, anche ripensando a quella sfortunatissima serie di infortuni che lo avevano tenuto fuori per due stagioni:
“Sono sempre me stesso, e in passato ero capace di fare queste cose. E finché il mio polso funziona, e i miei piedi funzionano, sarò sempre in grado di tirare e segnare. Io cerco sempre di segnare dei grandi tiri, e questa sera ci sono riuscito”
Klay ha poi continuato:
“E’ incredibilmente gratificante. Penso sempre al periodo in cui non ho giocato. Penso a quando ero costretto a rimanere in panchina a guardare. Ora è facile mettere tutto in prospettiva e apprezzare la possibilità di muovere il mio corpo e giocare con un grande ritmo senza mai dover esitare o dover pensare qualcosa”
Tutti e 12 i suoi tiri segnati dal campo erano dall’arco dei tre punti. I suoi 42 punti e le sue dodici triple sono il dato più alto mai registrato tra i giocatori che non hanno segnato nemmeno un tiro da due punti. Questa notte Klay Thompson è diventato anche il primo giocatore della storia NBA a segnare 12 triple in più partite nel corso di una regular season. A fine partita ha parlato anche di questo:
“Ho fatto qualcosa che nessuno ha mai fatto prima. Ho subito guardato Steph quando l’ho fatto perché, voglio dire, quell’uomo ha tutti i record, e quindi è divertente spingere il gioco in avanti con lui. Sono ancora affamato di diventare grande, non sarò mai soddisfatto. Io voglio sempre essere un tiratore con grandi volumi di tiri e alta efficienza, ma chi non vuole esserlo?”
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