Dallas Mavericks

NBA, Kyrie Irving: “Ho bisogno di ridurre la pressione che sto esercitando su me stesso”

Dopo l’harakiri contro i Lakers, che ha visto i Mavs farsi rimontare da un vantaggio di 27 punti, continua il momento no dei Dallas Mavericks che nella sfida dell’American Airlines Center contro gli Indiana Pacers trovano la loro seconda sconfitta consecutiva e la quarta nelle cinque partite in cui Kyrie Irving e Luka Dončić hanno condiviso il parquet.

Sconfitta arrivata anche a causa della tripla sbagliata a fil di sirena da Kyrie Irving, che al termine della gara ha fatto mea culpa proprio per l’errore commesso:

“Apprezzo che lo staff tecnico e i miei compagni di squadra si siano fidati di me nel farmi prendere quel tiro ed il conforto che mi hanno dato in seguito. Voglio davvero vincere qui ed a volte mi metto davvero sotto pressione. Penso di dover ridurre la pressione che sto esercitando su me stesso. Solo perché è la seconda metà della stagione, mi sento come se dovessimo essere perfetti in ogni singolo possesso. Di solito questi momenti di apprendimento si verificano in preseason e invece sta accadendo ora. Quindi pone sicuramente un occhio di riguardo su cosa stiamo facendo bene e cosa stiamo facendo male. Facile da criticare, ma per il bene della squadra, devo solo concentrarmi sull’essere il meglio che posso essere non solo per Luka, ma per tutti i miei compagni di squadra”.

L’altra superstar dei texani Luka Dončić, che ha concluso la gara con 39 punti, 8 rimbalzi e 6 assist, ha cercato invece di gettare acqua sul fuoco riponendo tanta fiducia nelle qualità di Irving:

“È stato un bel tiro. È Kyrie. Può segnare  tanti di quei tiri e ci fidiamo di lui”.

Il fuoriclasse ex Brooklyn Nets sta viaggiando a 24.7 punti e 6.9 assist di media nelle sette partite con la nuova casacca addosso, ma non ha tirato molto bene nelle ultime due uscite: 8/22 nella sconfitta contro i Los Angeles Lakers per 21 punti complessivi e 7/18 ieri notte che hanno portato a 16 punti.
Il nativo di Melbourne ha continuato la sua disamina riconoscendo di sentir troppa pressione addosso dopo la trade che lo ha portato in Texas, pressione che deriva sicuramente dalle aspettative che ripongono i tifosi dei Dallas Mavericks nel duo Dončić-Irving:

“Le ultime due partite non ho giocato con la fluidità del mio gioco, mi sono limitato a completare gli altri e ho fatto solo le piccole cose per farci vincere. Voglio dire, è naturale. Viene con esso. E inoltre, come essere umano, voglio naturalmente adattarmi a tutti e non pestare i piedi a nessuno. Ma la grandezza dei momenti a volte garantisce che persone speciali vadano oltre e facciano cose extra. Penso di dover ridurre la pressione e lasciare che il gioco venga da me. Devo solo ambientarmi e rimanere in equilibrio”.

Se per Dončić è la prima volta affianco ad un’altra stella, Irving ha già vissuto tale situazione sia a Cleveland con LeBron James (conclusa con l’anello vinto nel 2016) sia a Brooklyn con Kevin Durant (finita nel peggiore dei modi). Uncle Drew conclude parlando proprio di questo argomento:

“È il business. Metto tanta pressione su me stesso ed ho obiettivi che mi piacerebbe raggiungere, ma tutti questi vengono messi da parte perché so di avere altri 15 ragazzi in questa squadra che si affidano a me per fare cose che mi hanno visto fare o che si aspettano che io faccia come uno dei migliori giocatori della lega. Ho vissuto tante situazioni diverse in questa lega. Alcune volte sono stati fallimenti, altre sono stati successi, ma negli ultimi anni mi sono posto l’obiettivo di essere solo più forte mentalmente”.

Dallas Mavericks che occupano attualmente il settimo posto della Western Conference con il record di 32-31 ed hanno urgente bisogno che le due superstar trovino il bandolo della matassa per non rischiare di dover disputare il Play-In.

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Pubblicato da
Emanuele Perilli

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