Un’altra prestazione maiuscola per Joel Embiid, che ieri notte ha aiutato i suoi Philadelphia 76ers ad affondare i Minnesota Timberwolves (117-94). Al Target Center di Minneapolis, il centro camerunese ha chiuso con 39 punti, 7 rimbalzi, 4 assist e 3 stoppate.
La squadra di coach Doc Rivers era priva di James Harden, in panchina per un problema al piede sinistro. Ma i Sixers hanno potuto comunque contare su un ottimo Tyrese Maxey (27 punti) e un solido contributo della panchina (soprattutto House, Niang e Milton).
L’impatto decisivo è arrivato però da Embiid, che sulla fine del secondo quarto (vinto 34-18) ha favorito un parziale di 15-0. Vantaggio incrementato nel terzo (dove ha realizzato 22 punti) e nel quarto quarto, grazie al suo dominio in attacco (chiuderà anche con 9-9 ai liberi e 4-4 da tre).
Una performance mostruosa per il N.21, l’ennesima della sua stagione. Non è un caso che Anthony Edwards, stella dei Wolves e miglior giocatore degli sconfitti (con 32 punti), lo abbia elogiato apertamente dopo la partita.
“Bisogna riconoscerlo: è l’MVP della lega.”
I Sixers chiudono la serie di partite in trasferta con un solido 4-1, che porta il record complessivo a 43-22. Attualmente al terzo posto della Eastern Conference, a due vittorie dai Celtics, Philadelphia adesso dovrà affrontare i Portland Trail Blazers e i Washington Wizards (entrambe in casa) e i Cleveland Cavaliers (in trasferta).
Leggi Anche:
NBA, i Lakers ritirano la N.16 di Pau Gasol e la espongono accanto a quelle di Kobe
NBA classifica 2022-2023
JJ Redick a gamba tesa sul dibattito MVP NBA: “Narrative inesistenti”