Sono state ore concitate per Ja Morant. Nel trambusto generale sorto a seguito del caso di cronaca che ha coinvolto la stella dei Grizzlies, un eventuale provvedimento da parte della polizia inquirente avrebbe potuto portare conseguenze al di là dell’attuale sospensione NBA.
Caso Ja Morant, le dichiarazioni della polizia di Glendale
Il comunicato ufficiale disegna però un quadro diverso.
“Il 4 marzo 2023 il Dipartimento di Polizia di Glendale è stato allertato da esponenti dei media circa un video circolante in rete che ritraeva un giocatore NBA di fama intento a cantare mentre brandiva per alcuni secondi una presunta arma da fuoco, il calcio di una pistola. Dopo le indagini, […] è stato possibile stabilire che l’incidente ha avuto luogo presso Shotgun Willies, club della città di Glendale. […] Nella notte in questione va precisato che la polizia non è stata chiamata a intervenire né ha ricevuto denunce da parte di cittadini o clienti del locale. Nessuno è stato minacciato né è stata rintracciata alcuna arma da fuoco. Sebbene il video fosse allarmante al punto da sollecitare un’indagine, non sono stati rilevati elementi sufficienti per accusare qualcuno di un crimine. Secondo il nostro sistema di giustizia, ogni persona è innocente fino a prova contraria.”
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