Il Chase Center torna a regalare il sorriso ai Golden State Warriors dopo tre trasferte senza successi a Los Angeles, Oklahoma City e Memphis. Quinta vittoria casalinga consecutiva, la nona nelle ultime 10 giocate a San Francisco per i campioni NBA in carica. Per avere la meglio sui Milwaukee Bucks, pur privi di Giannis Antetokounmpo, c’è stato bisogno del miglior Curry.
Steph, 36 punti a referto, è letteralmente salito in cattedra negli ultimi due minuti dei regolamentari, firmando un parziale personale con otto punti in fila e la tripla del pareggio momentaneo a quota 111 con 18 secondi rimasti da giocare. Non solo attacco, però, nella partita del numero 30: suo è anche il timbro sul possesso decisivo in difesa, vista la stoppata su Jrue Holiday. L’inerzia favorevole è proseguita poi nel supplementare durante il quale Curry ha segnato altri nove dei 14 punti di squadra.
Steve Kerr riconosce i suoi Golden State Warriors quattro volte campioni NBA
Segnale incoraggiante per Steve Kerr e il coaching staff. La soddisfazione per la caparbietà messa in campo nel tentativo di restare aggrappati al match, non può che renderlo orgoglioso. Ecco le sue dichiarazioni in conferenza stampa:
“Steph è stato incredibile e ha fatto tutto ciò contro Jrue Holiday, uno dei migliori difensori nella lega. Jrue è un giocatore eccezionale, forte e veloce, non molla davvero su nessun possesso. È pazzesco vederli battagliare sul campo ma Steph non ha alcuna paura. […] Può accendersi in ogni momento. La rimonta nel finale, sotto di otto negli ultimi due minuti, è roba da titolo. Questa è la squadra che ha vinto quattro campionati. Sanno come si fa e lo hanno dimostrato stasera contro quella che è forse la miglior squadra nella lega. So che loro non avevano Giannis [Antetokounmpo] ma anche in sua assenza sono una signor team.”
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