L’assenza di Ja Morant dal parquet rischia di essere più lunga del previsto: il giocatore, infatti, prenderà parte a un programma di consulenza psicologica dopo il video shock della pistola. Un percorso terapeutico voluto fortemente dal giocatore, che cerca di apprendere per affrontare lo stress.
Il caso Ja Morant, parla Jenkins
I Memphis Grizzlies avevano dichiarato che Ja Morant sarebbe rimasto fuori almeno fino alla partita di mercoledì notte contro gli Heat, ma con il nuovo scenario la data del suo ritorno in campo rimane indefinita. Il giocatore entrerà in un programma di consulenza per imparare a gestire lo stress e curare il proprio benessere, come aveva riferito lui stesso in una dichiarazione.
La franchigia ha accolto la richiesta del ragazzo e, mentre la NBA continua a portare avanti la sua indagine, coach Taylor Jenkins parla del caso Morant e fà il punto della situazione:
“Ja è completamente assorto in questo processo, è pronto per tutto ciò che accadrà dopo le prossime due partite. Si sta prendendo tempo e tutte le responsabilità del caso per migliorare se stesso, in modo che possa essere migliore per la nostra squadra. Non commenterò ulteriormente fino a quando non ci saranno ulteriori aggiornamenti”
Ja Morant non gioca da quando, lo scorso 4 marzo, era apparso in una storia Instagram mentre brandiva una pistola in un night club. La NBA ha subito avviato un’indagine e, nei prossimi giorni, si attende la decisione a riguardo.
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