Non c’era bisogno della trasferta di Memphis per evidenziare le difficoltà dei Golden State Warriors nel raccogliere risultati in trasferta. Certo è che a questo punto della stagione il rendimento lontano dal Chase Center di San Francisco rischia di rappresentare un grosso handicap. Ne è consapevole Steve Kerr, che cerca con la consueta pacatezza e lucidità di analizzare quanto visto nel corso della partita.
Warriors, blackout in trasferta: da dove nasce lo stop contro Mmephis
Solo sconfitte nelle ultime 11 trasferte, 0-23 in stagione quando sotto nel punteggio dopo tre quarti di gioco. Proprio l’approccio ai 12’ conclusivi contro i Grizzlies desta qualche perplessità nel coach. Ecco le sue dichiarazioni in merito:
“Avremmo potuto lavorare meglio all’inizio del quarto periodo in quanto ad esecuzione, nel complesso. Siamo stati un po’ frettolosi nelle scelte di tiro e un paio di queste hanno innescato triple in transizione per gli avversari. Bisogna far loro i complimenti, hanno segnato 18 triple, tirando con il 47% da oltre l’arco, alcune in transizione, appunto, altre contestate. […] Abbiamo avuto le nostre chance ma ce le siamo fatte sfuggire dalle mani nei primi cinque minuti del 4º quarto, quando eravamo a un possesso di distanza.
Il cammino dei campioni in carica verso un posto ai Playoff NBA propone ora altre due sfide in trasferta, con la doppietta texana Dallas-Houston. Il match contro i Mavericks, in particolare, potrebbe far la differenza in chiave classifica nella Western Conference.”
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