Ben Gordon, ex guardia NBA, martedì mattina è finito in manette in un negozio di succhi di frutta del Connecticut. Ironia della sorte, martedì era anche il giorno del suo quarantesimo compleanno.
Verso le dieci di mattina di quel giorno, parecchie chiamate del 911 riportavano di un “uomo che si comportava aggressivamente e in modo bizzarro” nel negozio di succhi di Stamford. Lo ha dichiarato l’assistente del capo della polizia della città, Richard Conklin.
L’uomo, subito identificato come Ben Gordon, avrebbe continuato ad essere aggressivo anche dopo l’arrivo della polizia. Una volta immobilizzato e ammanettato, gli agenti gli avrebbero trovato addosso un coltello, un taser e un tirapugni.
Gordon è stato quindi arrestato per: possesso di armi pericolose, minacce di secondo grado e resistenza a pubblico ufficiale. Dopo essere stato portato in centrale, e in un ospedale per un consulto psichiatrico, è stato rilasciato su cauzione (10.000$).
Negli ultimi mesi, l’ex Bulls, Pistons, Hornets e Magic, ha avuto spesso a che fare con le forze dell’ordine. A ottobre aveva colpito il figlio presso l’aeroporto LaGuardia di New York, mentre a novembre aveva preso a pugni una guardia di sicurezza di un McDonald.
La sua stagione più florida risale al 2006-2007, quando vestiva la maglia dei Chicago Bulls. In quella stagione aveva mantenuto una media di 21.4 punti e 3.6 assist a partita.
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