Charlotte Hornets

Hornets, i piani di Michael Jordan e il futuro NBA di Miles Bridges, visti da Kupchak

Un po’ come accade al Media Day NBA di inizio stagione, anche le exit interview in chiusura d’annata somigliano molto a un frullatore. Un intervento di mezz’ora in presenza della stampa, scandito dalle domande degli addetti ai lavori, può sembrare da un lato eccessivo, dall’altro non sufficiente a esaurire la molteplicità di temi. Lo stesso effetto frullatore deve averlo provato anche Mitch Kupchak, President of Basketball Operations e General Manager degli Charlotte Hornets .

La stagione, classifica alla mano, non è valsa certo le copertine in termini di risultati. A far discutere, però, sono stati circostanze sfortunate all’ordine del giorno – leggasi infortuni – e non solo. Le vicende extra campo, sfociate in alcuni casi anche nella cronaca, presentano contorni ancora piuttosto fumosi.

Non avendo elementi sufficienti per chiarire in breve il quadro, Kupchak si è limitato a risposte per così dire “diplomatiche” sui due argomenti caldi in particolare: cessione di quote della squadra e futuro di Miles Bridges.

 

Che offseason NBA aspetta gli Charlotte Hornets? Il punto di Mitch Kupchak

Rod Boone del Charlotte Observer riporta le dichiarazioni salienti in merito rilasciate in occasione del punto con i giornalisti.

“[Cessione?] Mi state chiedendo di fare ipotesi, ragionare sul ‘What if’ . Normalmente le Basketball Operations, giocatori, contratti e cose del genere non sono condizionati da simili fattori. Al di là di ciò, è una valutazione che esula dalla mia competenza, e non mi aiuta stare qui a pensare ai ‘Se’.”

Sul fronte Bridges, sempre tristemente attuale, Kupchak ha tenuto a precisare che nessuna decisione è davvero imminente:

“La NBA sta portando avanti un’indagine, questa è la situazione al momento, non ci sono aggiornamenti. Anche al completamento delle verifiche, noi o altre squadre dovremo compiere  ulteriori passi. […] Forse si è pensato che noi qualcuno potesse mettere sotto contratto [Bridges] a stagione in corso, ma non è possibile. La questione è rimandata all’ 1 luglio. La buona notizia è che non solo Miles sarà restricted free agent, altri giocatori si troveranno  nella stessa condizione. Di nuovo, non posso prevedere cosa succederà. Avremo un piano per affrontare il tutto a tempo debito.”

 

 

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Nicolò Basso

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