Dopo la terribile doccia fredda degli scorsi Playoff contro i Dallas Mavericks di Luka Doncic, la stagione di Phoenix di quest’anno è stata alquanto singolare. Con un quintetto spesso incompleto e un roster rivoluzionato a soli due mesi dal termine della stagione, la squadra di coach Monty Williams ha faticato a trovare continuità, chiudendo la regular season con 19 vittorie in meno rispetto allo scorso anno (64-18).
La stagione di Phoenix è stata nettamente divisa da uno spartiacque che prende il nome di Kevin Durant. Stanco dei problemi causati da Kyrie Irving – soprattutto fuori dal campo – l’ex numero 7 dei Nets ha chiesto a ruota di essere scambiato a pochi giorni dalla trade deadline. I Suns hanno perso molto lasciando partire Cam Johnson e Mikal Bridges, ma hanno ricevuto in cambio il miglior attaccante del mondo: l’ultimo tassello che mancava per puntare realmente al titolo.
Non abbiamo ancora praticamente mai visto il quintetto ideale di Monty Williams in azione. Durant si è infortunato alla caviglia appena rientrato dall’infortunio al ginocchio rimediato con la maglia di Brooklyn, ma le statistiche parlano chiaro: Booker, Paul, Ayton e Durant hanno giocato assieme solamente 162 minuti e in quei minuti il plus/minus complessivo di Phoenix è stato di +62 punti.
La stagione e le speranze di arrivare fino in fondo dei Clippers sono invece tutte sulle spalle del due volte MVP delle Finals Kawhi Leonard. Dopo ben 16 mesi dallo sciagurato infortunio al legamento crociato, Kawhi è tornato in campo nel corso della prima partita stagionale. Da lì in poi è sceso sul parquet ad intermittenza, concludendo la stagione con 52 partite giocate su 82 totali.
L’ultima notizia, la peggiore per la squadra di Tyronn Lue, è che Paul George molto probabilmente non sarà disponibile per le prime due partite della serie (a causa della stessa distorsione al ginocchio che lo costringe a stare fuori dal campo ormai da un mese).
Buoni segnali per il coaching staff arrivano da Russell Westbrook che sembra aver trovato la sua dimensione dopo aver cambiato sponda di Los Angeles. I numeri e il morale dell’MVP 2017 confermano che la scelta di tornare col suo ex compagno ai Thunder sia stata positiva per lui e per i Clippers, che hanno finalmente trovato il playmaker che cercavano dopo essersi liberati di Reggie Jackson e John Wall.
Precedenti stagionali
In regular season la serie è sul 2-2, con i Clippers che hanno vinto le ultime due. Nell’analizzare i precedenti stagionali, non c’è quasi niente che possa veramente dirci qualcosa in più su come andrà ai Playoff tra queste due squadre.
Due partite si sono giocate prima della trade che ha portato Mikal Bridges a Brooklyn e Kevin Durant non ha giocato in nessuno dei due match disputati dopo la trade. Russell Westbrook ha giocato solamente nell’ultima gara stagionale contro i Suns.
L’unico indizio che possiamo ricavare è proprio quello dell’ultima partita stagionale, dove i Clippers – senza Paul George – sono sopravvissuti a malapena contro un quintetto di Phoenix non proprio irresistibile: Ish Wainright, Josh Okogie, Jock Landale, Landry Shamet e Saben Lee.
Chiavi tattiche/Giocatori da seguire
Inutile nascondere che l’assenza di Paul George giochi un ruolo fondamentale negli equilibri della serie. I Clippers hanno bisogno del miglior Kawhi Leonard e di un Russell Westbrook affidabile e solido se vogliono davvero impensierire i Suns. Westbrook da quando si è unito alla squadra di Tyronn Lue ha trovato più fiducia e continuità nel tiro da tre – passando da uno scarso 29% all’attuale 36%. Proprio l’ex Lakers potrà e dovrà essere l’uomo in più di questi Clippers, alleggerendo il carico offensivo di Kawhi Leonard, che guiderà inevitabilmente l’attacco senza Paul George.
In ogni caso, la coralità e la potenza offensiva di Phoenix saranno difficilmente arginabili da Los Angeles: i Suns sono terzi in NBA per assist di media totali (27.3). Con l’aggiunta di Durant, la squadra di Monty Williams ha un ventaglio di possibilità infinite nella metà campo offensiva. Nonostante Kawhi Leonard sia probabilmente l’unico essere umano in grado di marcare o quantomeno infastidire Kevin Durant, la squadra di Tyronn Lue faticherà molto a bloccare gli ingranaggi offensivi di Phoenix. L’assenza di Paul George, invece, ridurrà di molto le soluzioni offensive dei Clippers, che avranno difficoltà a creare frequentemente buoni tiri.
Pronostico
Nonostante l’ago della bilancia indichi la squadra dell’Arizona, i Clippers saranno comunque tosti e ardui da battere. La squadra di Tyronn Lue dovrà trovare punti e solidità da parte di comprimari come Batum e Zubac, e in uscita dalla panchina – con Powell, Hyland e Mann – se vorrà avere una chance di battere la corazzata dei Suns.
Phoenix è imbattuta in stagione con Kevin Durant e Devin Booker entrambi in campo (8-0), per Kawhi Leonard e compagni fermare i due sembra essere un compito quasi impossibile. Vedremo come il coach di Los Angeles preparerà la serie difensivamente contro il miglior Booker di sempre – in stagione ha tenuto 27.8 punti di media, il dato più alto della sua carriera.
Tyronn Lue ha commentato così il fatto che la sua squadra venga già data come sconfitta dai bookmakers:
“Sono sempre stato sfavorito nella mia vita. Come ho detto, siamo preparati e abbiamo un gruppo fiducioso. Essere sfavoriti non è una scusa per non poter vincere la serie.”
Phoenix Suns (4) vs. Los Angeles Clippers (5): gli orari italiani della serie
Gara 1: notte tra domenica 16 e lunedì 17 aprile, alle 2:00 | Clippers @ Suns
Gara 2: notte tra martedì 18 e mercoledì 19 aprile, alle 4:00 | Clippers @ Suns
Gara 3: notte tra giovedì 20 e venerdì 21 aprile, alle 4:30 | Suns @ Clippers
Gara 4: sabato 22 e domenica 23 aprile, alle 21:30 | Suns @ Clippers
Gara 5*: martedì 25 aprile, TBD | Clippers @ Suns
Gara 6*: giovedì 27 aprile, TBD | Suns @ Clippers
Gara 7*: sabato 29 aprile, TBD | Clippers @ Suns
* = se necessario
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