Dopo la l’esonero di Nick Nurse, coach della squadra campione NBA 2019, è evidente che in casa Toronto Raptors si respiri aria di rivoluzione. Meno chiari, invece, contorni, tempi e volti del cambiamento.
Ci sarà, ad esempio, Masai Ujiri? A sentire il President of Basketball Operations dei canadesi, sembrano esserci pochi dubbi: “Finché non mi caccerete sarò qui con voi, ragazzi.”
Un bilancio NBA amaro per Masai Ujiri e i Toronto Raptors
Al di là di questo, i nodi da sciogliere restano molti – e tutti sono venuti al pettine in occasione dell’ultima sfida stagionale, il Play-in NBA contro i Chicago Bulls. Ujiri lo ha sottolineato in conferenza stampa:
“Credo che la partita abbia riassunto ciò che è successo a quest’organizzazione. È stato molto deludente per noi, vogliamo recuperare l’inerzia di squadra. Durante la stagione si poteva percepire la mancanza di entusiasmo, non c’è mai stato un pieno spirito [di squadra], quel senso di unione. L’abbiamo visto tutti, non ce lo stiamo inventando adesso. […] Non c’è una sola persona responsabile o un solo dito da puntare contro Nick [Nurse]. Anch’io devo prendermi le mie responsabilità e in veste di leader di questa franchigia lo farò sempre. Quest’anno non eravamo noi. [Per ritrovare una cultura vincente] a volte bisogna compiere scelte drastiche e questa ne è un esempio.”
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