I Golden State Warriors hanno pareggiato la serie contro i Sacramento Kings nella serata di ieri. Stephen Curry ha rischiato di rovinare tutto quando – a 40 secondi dal termine del match – ha chiamato un timeout nonostante la compagine di Steve Kerr non ne avesse più a disposizione:
“Non mi ero reso conto che non avevamo più timeout”
L’allenatore degli Warriors Steve Kerr ha detto di non aver informato i suoi giocatori che non avevano più timeout:
“Il coach si è preso la colpa per questo. So solo che quando ho chiamato il timeout ho guardato la panchina e tutti scuotevano la testa. È stata una situazione sfortunata”.
Quella giocata ha finito per dare ai Kings nuova linfa, con quattro punti consecutivi: un fallo tecnico commesso e una successiva tripla di De’Aaron Fox per portare gli ospiti a meno uno. Steve Kerr ha commentato così la situazione nel finale:
“Non c’era tempo per essere arrabbiati o frustrati. In quei casi devi solo andare avanti, e i nostri ragazzi lo hanno fatto.”
Curry ha concluso la serata con 32 punti con 11 tiri realizzati su 22 tentativi, di cui cinque canestri da 3 punti. Lui e Klay Thompson (23 punti) sono stati i motivi principali per cui Golden State è rimasta a contatto con i Kings per tutto il primo tempo, prima di andare in fuga nel terzo quarto.
Leggi Anche
NBA Playoff 2023: squadre qualificate, accoppiamenti, tabellone
NBA Playoff, confermato il Flagrant 2 per Dillon Brooks, ma non sarà sospeso per Gara 3 contro i Lakers