È dei Los Angeles Lakers la prima sfida della serie più attesa del secondo turno di questi Playoff NBA.
La squadra di Darvin Ham parte forte e gioca una grande gara per tre quarti approfittando della stanchezza dei Golden State Warriors.
Campioni NBA in carica che però non ci stanno e confezionano un parziale di 14-0 nell’ultimo quarto per rientrare in gara, salvo poi capitolare nei minuti finali in cui non riescono più a segnare.
Lakers che sbancano il Chase Center di San Francisco per 117-112 grazie ad un super Anthony Davis da 30 punti, 23 rimbalzi, 5 assist e 4 stoppate con 11/19 al tiro.
Il nativo di Chicago diventa così il quinto giocatore nella storia dei Lakers a realizzare una doppia doppia da almeno 30 punti e 20 rimbalzi ai Playoff dopo Shaquille O’Neal, Wilt Chamberlain, Kareem Abdul-Jabbar ed Elgin Baylor.
A fine partita LeBron James (22 punti e 11 rimbalzi per lui) ha elogiato la grandissima prestazione del suo compagno di squadra:
“Nel corso della sua storia la franchigia dei Lakers ha sempre avuto un lungo dominante. Per questo motivo le loro maglie si trovano sul soffitto. E anche quello di AD sarà lassù quando avrà finito di giocare. Il numero 3 sarà ritirato. Sta continuando a mostrare perché è uno dei migliori giocatori di questa lega”.
Lakers che oltre a Davis e LBJ mandano in doppia cifra anche D’Angelo Russell, che chiude con 19 punti e 6 assist e Dennis Schröder che ne aggiunge altri 19 in uscita dalla panchina.
Dalla parte degli sconfitti il migliore in campo è senza dubbio Stephen Curry con 27 punti e 6 assist, coadiuvato dai 25 di Klay Thompson, dai 15 di Andrew Wiggins e dalla doppia doppia di ordinanza di Kevon Looney (10 punti e 23 rimbalzi).
Buona anche la prestazione di Jordan Poole che mette a segno 21 punti con 6 assist in uscita dalla panchina ma nel finale sbaglia la tripla che poteva valere il pareggio.
Un tiro che ha fatto molto discutere: infatti, con ancora 10 secondi sul cronometro il numero 3 dei Dubs, anziché cercare un tiro migliore, ha deciso di provare la conclusione da 9 metri di distanza. In molti alla fine di Gara 1 lo hanno criticato per la scelta di tiro, ma non Tyrese Haliburton.
Il giocatore degli Indiana Pacers, in telecronaca con l’ex NBA Channing Frye e la giornalista Taylor Rooks, si è schierato dalla parte di Poole:
“Che problema avete con quel tiro? Era completamente smarcato. Me lo sarei preso anche io”.
Anche l’head coach dei Warriors Steve Kerr ha difeso la scelta del suo giocatore:
“Jordan ha fatto un buon lavoro. Avevo un timeout ma quando ho visto Steph raddoppiato a metà campo, sapevo che qualcuno sarebbe stato libero. Steph è stato bravo a far uscire la palla dal raddoppio e Jordan era smarcatissimo: era un buon tiro, uno di quelli che lui sa segnare”.
Parole che trovano conferma anche nelle dichiarazioni di Stephen Curry:
“Era libero e in ritmo: considerando come ci avevano marcato in quel possesso, con il raddoppio su di me a metà campo e il ribaltamento di Draymond, era in ritmo per prenderselo. Se l’è sentita e ha tirato. Non ci sono rimpianti a riguardo. È una di quelle situazioni in cui o segni o sbagli, ma abbiamo fiducia in lui e nella sua capacità di mettere quel tiro”.
Serie che continuerà con Gara 2 nella notte italiana tra giovedì 4 e venerdì 5 maggio al Chase Center di San Francisco.
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