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NBA, Stephen Curry commenta la sconfitta Warriors: “Non ho provato belle sensazioni in Gara 3”

Brutta, bruttissima sconfitta dei Golden State Warriors nella notte contro i Los Angeles Lakers. La compagine guidata da coach Steve Kerr ha retto solamente un quarto, prima di cedere di schianto nei successivi parziali e chiudere il match sotto di 30 lunghezze. La serie, ora, si è fissata sul 2-1 a favore dei gialloviola. Nel post-partita, Stephen Curry – autore di 23 punti in 32 minuti di permanenza sul parquet – ha parlato in questa maniera:

“Molte partite [in questa stagione] le abbiamo buttate via a causa di 3 o 6 minuti davvero brutti. In quegli istanti cambia l’intero tono della partita. Cambia la nostra energia. E non è una bella sensazione quando cerchi di rientrare in ritmo, e non ce la fai, in match di questo tipo. L’ultima nostra serie – però – ha dimostrato che possiamo capire e superare questi momenti. Dobbiamo farlo di nuovo, sulla base di quello che è successo stasera.”

Gli Warriors hanno permesso ai Lakers di andare in lunetta ben 37 volte, contro i soli 17 tentativi da parte di Golden State. Gli Warriors hanno commesso 19 palle perse per 27 punti subiti. Tirando male da dietro l’arco (13 su 44). Il problema riconosciuto da tutti i membri di GS è stato il ritmo troppo spezzettato. Ancora Curry al commento:

“La partita è stata troppo spezzata, il che è rappresentato più un problema per noi. Nel primo tempo le cose andavano bene. Non appena la partita è cambiata, abbiamo giocato seguendo il loro ritmo. Non sono preoccupato per gli aggiustamenti che hanno fatto loro, ma più dal punto di vista del ritmo della partita.”

Anche coach Steve Kerr è stato interpellato dai giornalisti:

“Dobbiamo essere più equilibrati nel corso dei match. È più facile in una stagione regolare rispondere a momento difficili, ma diventa complicato farlo ai Playoff. Un piccolo momento negativo nel corso della gara, può propagarsi a dismisura se non rispondiamo con l’energia giusta. I Lakers hanno approfittato di questi nostri momenti di down. Dobbiamo essere mentalmente più duri.”