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NBA, l’addio di Bob Myers a Golden State: “Non riesco più a dare il 100%”

Bob Myers ha annunciato ufficialmente le sue dimissioni da presidente e direttore generale dei Golden State Warriors dopo 12 anni. In una conferenza stampa, affiancato dal proprietario della franchigia Joe Lacob, il quarantottenne ha spiegato i motivi della sua scelta.

“È difficile. Ho tante emozioni differenti, le sto ancora processando. Il mio lavoro richiede un coinvolgimento e uno sforzo completo. Se non riesci a farlo, allora non dovresti farlo. Questo è il motivo della mia decisione. Non mi sembra giusto fare qualcosa quando non si può dare il 100%.”

Myers, tifoso e direttore generale

Myers ha poi ricordato di quando, da natio della California, andava a vedere gli Warriors insieme alla sua famiglia.

“Sono nato nel 1975. Fin da bambino andavo alla Oracle Arena con mio padre e mio fratello a vedere i Golden State Warriors. Ho fatto la mia parte per questa comunità. Non alla perfezione, ma di certo dando il mio meglio. È ancora assurdo pensare ai 4 nuovi titoli che abbiamo conquistato (negli ultimi 12 anni). Una parte di me desidera rivivere tutti quei momenti come un semplice tifoso. Me li sarei goduti di più.”

Il californiano ha poi ricordato la sua amicizia con Steve Kerr e con molti altri veterani della squadra. Steph Curry, Andre Iguodala, Draymond Green, Klay Thompson. Ma anche Kevin Durant. Non ha mancato di soffermarsi sul rapporto speciale che ha avuto con gli abitanti della Baia.

“Tutta i tifosi qui sono profondamente gentili. A volte, però, per strada mi hanno urlato di firmare un lungo… non è facile come sembra. Grazie per il vostro supporto, per la vostra passione. Avete capito che siamo uomini, che ci proviamo e diamo tutti noi stessi per darvi ciò che vi meritate. Mi sono svegliato alle tre di mattina troppe volte.”

Il rapporto tra Myers e il proprietario Joe Lacob è stato stretto fin dagli inizi nel 2011. Quando proprio Lacob scelse Myers come assistente del direttore generale. E già nel 2012 lo promosse a GM.

“Questa squadra è in ottime condizioni. Joe Lacob non se ne va da nessuna parte. Dodici anni fa ero solo un giovane agente che non aveva fatto molto. Joe ha avuto fegato. Ha sempre appoggiato ogni mia scelta, anche quando spendevo troppo, perché è molto competitivo. Avete un proprietario che mette il suo cuore, la sua volontà, i suoi soldi per vincere.”

 

Joe Lacob: gratitudine e uno sguardo al futuro

Durante conferenza stampa ha parlato anche Lacob. A metà tra l’incredulità e la riconoscenza, il proprietario degli Warriors ha raccontato l’affetto profondo che prova per Myers.

“Mai mi sarei aspettato una decisione del genere. L’ho appresa solo stamattina. Sapevamo che sarebbe stata una possibilità, ma non volevamo accettarla. Voglio ringraziare bob per i 12 anni spesi qui. Io ho quattro figli, e considero Bob il mio quinto. è davvero difficile vedere tuo figlio andarsene. Non posso dire di capire il perché della sua decisione, ma farlo non è il mio compito. Voglio solo lui sia felice.”

La cerimonia d’addio non poteva però limitarsi ad essere tale. Guardae al futuro è d’obbligo. Sono filtrate voci di una possibile promozione del figlio di Lacob Kirk, oggi vicepresidente esecutivo. Joe Lacob per ora non si sbilancia, e anzi si tiene ancora stretto Myers.

“Abbiamo tante persone molto brave in ciò che fanno. E che alleniamo ogni giorno in caso accadano situazioni improvvise come questa. Bob ha insegnato molto a chi lavora con lui, e queste persone avranno un ruolo fondamentale per il nostro futuro. Non so ancora in che modo, dobbiamo capire come muoverci. Non affretteremo le cose. Farò lavorare Bob fino all’ultimo giorno del suo contratto, il 30 giugno, per la free agency e il Draft.”

 

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Pubblicato da
Filippo Riccardo di Chio

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