Il giocatore rivelazione di questi Playoff NBA è Caleb Martin. Il giocatore dei Miami Heat, undrafted nel 2019 e arrivato nella squadra della Florida dopo due anni passati tra Charlotte e la G League, ha giocato una serie da protagonista contro i Boston Celtics. Ed è stato decisivo in Gara 7, dove ha segnato 26 punti (con dieci rimbalzi) tirando 11/16 dal campo e 4/6 da tre. A fine partita ha commentato la vittoria dei suoi:
“Penso faccia luce su quanto il nostro gruppo sia resiliente, quanto siamo impegnati a livello mentale. Non importa come siamo andati in stagione regolare, ci siamo preparati per momenti come questo”
Caleb Martin ha poi continuato parlando di come si prepari da sempre per partite così importanti. Ha detto che non ha mai cambiato il suo stile di gioco perché era sicuro che, presto o tardi, sarebbe venuto fuori:
“Devo ringraziare moltissimo l’organizzazione, che mi ha preparato per questi momenti. Mi sono allenato molto con preparatori e allenatori per essere pronto per partite del genere. Penso di essermi sempre preparato, e quando arrivano questi momenti io sono pronto. Sono costruito per questo, e voglio continuare a tirare bene. Non ho mai cambiato il mio modo di giocare. Sapevo che sarebbe venuto fuori a un certo punto. Sono molto felice che sono riuscito a giocare in questo modo in una Gara 7 in trasferta, in una partita come questa. Penso che dimostri quello di cui sono capace, ora devo rimanere concentrato e voglio giocare meglio di chi mi difenderà nella prossima serie”
Dopo che nessuna squadra NBA lo aveva scelto al Draft del 2019, ha partecipato al camp con gli Charlotte Hornets, che lo hanno confermato a roster. In alcuni momenti è dovuto scendere in G League per giocare più minuti, ma non si è mai arreso. Al primo anno con gli Heat, nel 2021-22, ha messo a referto 10 punti di media in 60 presenze. Quest’anno è partito titolare in 49 partite di regular season, dove ha avuto 9.6 punti e 4.9 rimbalzi di media. Caleb Martin ha detto di aver riflettuto sul suo viaggio, ma ha detto anche che il lavoro non è finito e l’obiettivo è l’anello NBA:
“Ho pensato spesso al mio percorso, da dove sono partito e il viaggio che mi ha portato fino a questo punto. Avevo un contratto two-way solo due anni fa, ma ho un sentimento strano. Per quanto sia contento di quello che ho raggiunto, capisco che abbiamo ancora quattro vittorie da raccogliere. Il mio viaggio personale non si ferma qua, dobbiamo ancora vincere quattro partite”
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