Dopo la sconfitta in Gara 1 delle NBA Finals, Erik Spoelstra ha parlato a lungo della prestazione dei suoi nella classica sessione con i giornalisti. L’head coach degli Heat ha iniziato parlando del ritmo degli avversari, soprattutto in attacco:
“Dobbiamo decisamente allenarci per difendere meglio. Erano in un buon ritmo, soprattutto nel primo tempo. Mi è piaciuto di più come abbiamo giocato nel secondo tempo. Ma se vuoi vincere a questo livello, devi giocare con lo stesso impegno per tutta la partita. D’altronde, questa è la difficoltà che ti aspetti se arrivi alle Finals. E’ una grande sfida, dovremo giocare meglio. Dovremo metterci al lavoro e capire cosa possiamo fare meglio, cosa possiamo fare in modo più duro, con più sforzo e concentrazione”
Gli Heat hanno chiuso la partita con solo due tiri liberi tirati, e Spoelstra ha detto:
“Abbiamo avuto dei tiri molto aperti da fuori. E abbiamo avuto molti possessi in cui non siamo riusciti a fare quello che volevamo. Ma bisogna dare loro il giusto merito per la forza che hanno messo nel proteggere il pitturato e portare sempre l’aiuto. Siamo una squadra aggressiva, e se non riusciamo a ottenere queste opportunità vicino al ferro o al tiro libero, dobbiamo trovare modi diversi per riuscirci”
L’head coach degli Heat ha poi parlato delle difficoltà al tiro di Caleb Martin (1/7 dal campo) e Max Strus (0/9 da tre e zero punti segnati):
“No, loro stanno bene. Voglio dire, non avranno paura di giocare da ora in poi. Anche se sei un tiratore, non significa che segnerai ogni tiro che prendi. Devi trovare altri modi per dare il tuo contributo nella partita. Possiamo vincere le partite e le serie a prescindere da come tiriamo da tre”
Spoelstra ha infine risposto a una domanda sulla difesa a zona, dicendo che la vittoria non dipende dagli schemi usati ma dall’impegno messo in campo:
“Non mi concentro mai unicamente sullo schema. Lo schema non ci salverà la partita, per quello serve la durezza e l’impegno. Giochiamo al nostro meglio quando ci aiutiamo l’uno con l’altro e ci impegniamo a fare cose incredibili. Il nostro gruppo ama fare questo: competere, scendere in campo e fare cose che le persone non riescono a fare”
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