Le franchigie, almeno in parte, sono tornate in campo con la Summer League. Proprio durante il torneo estivo per rookie, sophomores and giocatori della G League, la NBA sta sperimentando la proposta di penalizzare ulteriormente il fallo definito come ‘flopping’. Con ‘flop’ si intende “un tentativo di ingannare gli arbitri per indurli a chiamare falli inesistenti o di ingannare i tifosi per indurli a pensare che gli arbitri non abbiano chiamato un fallo, esagerando l’effetto del contatto con un giocatore avversario”.
Secondo quanto annunciato martedì dalla stessa lega, un fallo di questo genere sarà sanzionato con l’assegnazione di un tiro libero più possesso di palla alla squadra avversaria. Gli arbitri non dovranno per forza interrompere il gioco per segnalare una violazione di flopping. Potranno aspettare il successivo momento di gioco fermo per fischiarlo. Al giocatore che commette il fallo verrà assegnato un fallo tecnico non antisportivo. In poche parole, non conterà come falli personali e non comporterà un’espulsione per eventuale somma di tecnici.
Il consiglio d’amministrazione della NBA si riunirà alla fine del mese di luglio per apportare eventuali modifiche alle regole per la prossima stagione 2023-24. Uno dei cambiamenti potrebbe proprio essere una più aspra battaglia contro il ‘flopping’.
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