Il processo di apprendimento dei giovani rookie richiede solitamente molto tempo. L’NBA è un mondo a parte rispetto alla pallacanestro giocata fino a quel momento, ed è normale aspettarsi diversi errori nei primi periodi. Dopo un esordio difficile in Summer League, Wembanyama ha già fatto vedere dei passi in avanti nella seconda partita. Contro Portland il francese ha messo a referto una doppia doppia da 27 punti e 12 rimbalzi, che non sono però bastati a San Antonio per battere gli avversari. A fine partita ha commentato:
“Speravo vincessimo la partita. Penso che avrei potuto fare di più per aiutare la mia squadra a vincere. Dobbiamo continuare a imparare. Non siamo riusciti a giocare al nostro meglio per tre quarti. E alla fine nell’ultimo quarto stavamo davvero dominando. Mostra la personalità di questa squadra. Per quanto riguarda le mie prestazioni, è normale migliorare in ogni partita. Quella di due giorni fa era la mia prima partita”
Nell’impegno di venerdì scorso, Wembanyama aveva chiuso con 2/13 di tiro dal campo, e aveva messo a referto nove punti, otto rimbalzi e cinque stoppate. Contro i Trail Blazers ha tirato 9/14 dal campo (2/4 da tre) e 7/12 dai tiri liberi.
A fine giugno, la prima scelta assoluta del Draft di quest’anno aveva detto che avrebbe giocato almeno una o due partite in questa Summer League. Visto il talento assoluto del giocatore, gli Spurs preferiscono non rischiare un infortunio durante il torneo estivo, e farlo allenare in vista della prossima stagione NBA. Quando, dopo la partita di stanotte, gli è stato chiesto se lo avremmo rivisto nuovamente in campo, ha risposto:
“Ora devo parlare con Pop. Sentirò quello che mi dirà, ma sono pronto a fare qualsiasi sacrificio per la squadra e dare il 100%”
Poi, parlando dei suoi programmi per questa estate, ha aggiunto:
“Penso che nell’ultimo mese la pallacanestro non è stata neanche il 50% dei miei impegni. Non lo posso sopportare. So che era un momento speciale della mia vita, ma sono grato che sia finito. Voglio solo giocare a pallacanestro, allenarmi e fare pesi. So che non giocherò i prossimi Mondiali. Ho due o tre grandi mesi davanti che mi cambieranno la vita”
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