Intervenuto nel corso dell’ultima puntata di SiriusXM NBA Radio, DeMarcus Cousins ha palesato tutto il suo scetticismo in merito a quella che è stata sinora la trattativa principale del mercato in entrata dei Golden State Warriors.
Secondo il prodotto di Kentucky, infatti, l’acquisto di Chris Paul, oltre a non rinverdire un organico già ampiamente segnato dal logorio delle stagioni, non rappresenterebbe in alcun modo un sensibile miglioramento del roster a disposizione di Steve Kerr.
Di seguito, ecco le dichiarazioni di DMC:
“Sarò onesto: non riesco proprio a spiegarmi perché i Golden State Warriors abbiano deciso di puntare su Chris Paul. La reputo una mossa tanto altisonante quanto insensata. Spero si tratti solo di un espediente strategico per far quadrare i bilanci, anche perché, rimanendo sul piano squisitamente tecnico, un acquisto del genere non apporta alcun tipo di miglioramento alla squadra. Privarsi di un giovane come Jordan Poole, per fare poi spazio ad un trentottenne piuttosto acciaccato, è fuori da ogni logica. Non voglio mancare di rispetto alla carriera di CP, sia chiaro. Dico solo che, giunto alla sua diciottesima stagione NBA, non può più essere considerato un giocatore di primissimo piano”.
Conclude Cousins:
“I fatti potranno anche legittimamente smentire le mie parole. Qualora Chris dovesse vincere il premio di Sesto Uomo dell’Anno e magari anche il suo primo titolo, sarò il primo a fargli i complimenti. Tuttavia, in una lega in cui le franchigie sono ormai diventate aziende, ogni scelta di questo genere mi pare un anacronismo. Per non parlare poi degli equilibri di quello spogliatoio; guai a urtarli!”.
Leggi anche:
L’ex NBA Nikola Mirotic è un nuovo giocatore dell’Olimpia Milano
NBA, a Charlotte termina l’era Jordan: formalizzato il passaggio di proprietà a vantaggio di Plotkin e Schnall
NBA, Rick Carlisle parla dei suoi ex Mavs: “Luka Doncic vincerà l’MVP”