Nella serata delle stelle, si è aggiunto anche coach Gregg Popovich. L’allenatore dei San Antonio Spurs è stato introdotto ufficialmente nella NBA Hall of Fame 2023, ovviamente rendendosi protagonista di alcuni passaggi davvero divertenti durante il suo discorso di introduzione. Pop è partito dicendo ai suoi quattro beniamini presenti sul palco (Duncan, Parker, Ginobili e Robinson) di “prendere posto e stare zitti” mentre doveva parlare. Quindi ha ripetuto più volte la parola “inimmaginabile”, considerando da dov’era partita la sua carriera.
Ha ricordato che come giocatore dell’Air Force Academy, veniva espulso dagli allenamenti per il suo carattere esuberando (ha stimato una media di un allontanamento a settimana, ndr) ha detto, aggiungendo con un sorrisetto:
“So che ora sapete tutti che sono una persona totalmente matura”.
Poi, in un momento emozionale, si è chiesto come è arrivato fino a qua, ricordando i suoi inizi di carriera da allenatore: a 30 anni era coach dei Pomona-Pitzer Sagehens, squadra NCAA di Divion III. Fino ad arrivare a oggi, introdotto con pieno merito nella Hall of Fame della NBA. Su quella panchina ci è rimasto per ben 7 stagioni, prima di essere assunto da Larry Brown come assistant coach a Kansas. Il resto, poi, è storia.
Divertente anche il passaggio su Tony Parker. Popovich ha spiegato come è riuscito a farlo diventare uno dei play più forti della sua gestione:
“Semplice. Gli chiedevo di essere perfetto. Se dovessi allenarlo ora, credo mi metterebbero in manette”.
Una dichiarazione che spiega anche come siano cambiati i tempi ed i giocatori. L’altro passaggio emozionale, riguarda la famiglia:
“Ho una famiglia. La gente pensa che io faccia solo basket. Ma il basket non ci ama. Non ricordo che mi abbia mai detto: ‘Ti amo, Pop’.”
E giù le nuove risate, prima degli occhi luccicanti mentre Popovich parla di sua famiglia.
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