Di Damian Lillard non se ne parla da un pezzo. Lui e il suo agente, dopo le reprimende della lega, sono calati nel silenzio. Le trattative tra Miami e Portland sono impantanate alla linea di partenza. Secondo gli ultimi report, però, la situazione dovrebbe ricominciare a muoversi quanto più ci si avvicina all’inizio del training camp, i primi di ottobre. Come ha scritto Anthony Chiang sul Miami Herald:
“Le trattative di scambio possono iniziare a intensificarsi con l’avvicinarsi del training camp. E se gli Heat sono l’unica squadra a presentare un’offerta seria per Lillard, allora i Trail Blazers potrebbero essere costretti a coinvolgere gli Heat in qualche sana discussione”.
Il GM dei Trail Blazers Joe Cronin ha finora mantenuto alto il prezzo richiesto per Lillard. Non a torto: la guardia ha tenuto una media di 32.2 punti e 7.3 assist a partita nella scorsa stagione, entrando di nuovo nella squadra All-NBA. Certo però l’età (33 anni) e il supercontratto valido ancora per quattro anni non sono elementi che attirano tutte le contender. Più probabile, dunque, che Portland debba abbassare le pretese per quanto riguarda la qualità delle scelte al primo turno o degli scambi, e accettare alcuni contratti.
Il fattore tempo potrebbe giocare per Miami. È facile per Cronin tenere una linea dura per tutta l’estate e vedere se qualche squadra prova ad avvicinarsi alle sue richieste. Ma ora dovrà tornare sulla terra. Le distrazioni per una squadra giovane con una superstar separata in casa non sono da sottovalutare. Miami deve trovare un modo per inserire qualcosa in più nell’affare o trovare il terzo partner giusto per concludere l’affare. Il loro desiderio sarebbe quello di aggiungere Dame già per il training camp e dargli il tempo di integrarsi con Jimmy Butler, Bam Adebayo e il resto del roster.
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