Jayson Tatum è già uno copertina della intera NBA. E non potrebbe non esserlo: 30.1 punti e 8.8 rimbalzi a partita nell’ultima stagione, quarto nelle votazioni per l’MVP e inserito nel First Team All-NBA. Tra un paio d’anni arriverà il momento di firmare un nuovo rinnovo di contratto, e allora firmerà il più grande della storia dell’NBA (come ha fatto quest’estate il suo compagno di squadra Jaylen Brown).
Tuttavia, Tatum sa che se vuole diventare una vera e propria leggenda dei Boston Celtics, deve aggiungere un banner alle travi del soffitto del TD Garden. Insomma, riportare il Larry O’Brien Trophy in Massachusetts. Lo ha confessato lo stesso Tatum a Jeff Goodman di The Messenger.
“Mi piacerebbe terminare la mia carriera essendomi guadagnato un posto sul Monte Rushmore dei Celtics. Insieme a Bird, Russell, Paul Pierce e tutti gli altri. Hanno spianato la strada per me. Devo arrivare in cima alla montagna per essere considerato uno di loro. Voglio diventare uno dei più grandi di tutti i tempi, voglio essere conosciuto come un vincitore e credo che lo sarò”.
Ma Tatum è consapevole che tutto dipende da lui e da Brown, in quanto leader della franchigia.
“Io ho ancora 25 anni e lui ne compirà 27 tra due mesi. Siamo lontani dalla perfezione. Sappiamo che non avremo il credito che meritiamo finché non vinceremo un campionato. Quello è l’obiettivo finale. Ma non si possono ignorare tutte le cose che abbiamo fatto in questi sei anni in cui siamo stati compagni di squadra. Abbiamo raggiunto i playoff ogni anno, siamo migliorati. Sì, c’è voluto un po’ di tempo per capire come possiamo coesistere e vincere insieme. Mi sembra che siamo arrivati a un punto in cui ci siamo nutriti l’uno dell’altro, giocando davvero bene”.
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