Houston Rockets

NBA, i Rockets mettono fuori squadra Kevin Porter Jr. dopo l’arresto

Gli Houston Rockets hanno comunicato a Kevin Porter Jr. che non farà parte della squadra a nessun titolo. Questo a causa dell’arresto per violenza domestica lo scorso mese. Porter è stato arrestato dopo una presunta aggressione alla sua ex fidanzata in una stanza d’albergo di New York. L’aggressione le avrebbe provocato la frattura di una vertebra del collo e un taglio profondo sopra l’occhio destro. Il 23enne Porter, comparso già di fronte ai giudici, si è dichiarato non colpevole di aggressione e strangolamento e dovrà tornare in tribunale il 16 ottobre.

A tornare sulla questione è stato il general manager degli Houston Rockets Rafael Stone, durante il Media Day 2023 dei texani.

“Le accuse contro di lui sono profondamente preoccupanti. Non appena ho saputo delle accuse, ho informato i suoi rappresentanti che non avrebbe potuto far parte degli Houston Rockets. Loro hanno capito e da quel momento non ha più frequentato la squadra, non ha più interagito con la squadra e non sarà presente né al media day di oggi né al training camp”.

Tutto il resto della questione, ha ammesso Stone, ora passa in mano direttamente alla NBA e ai giudici di New York. Porter ha firmato un contratto quadriennale da 82.5 milioni di dollari con i Rockets prima della scorsa stagione e ci si aspettava che fosse un elemento importante della squadra. Ma non è certo nuovo a problemi fuori dal parquet.

Porter e le difficoltà fuori dal campo

Nel novembre 2020, mentre giocava con i Cleveland Cavaliers, Porter è stato arrestato. La polizia aveva trovato una pistola carica e marijuana nella sua auto. Porter ha dichiarato di non essersi accorto della presenza della pistola e le accuse sono state archiviate. Pochi mesi dopo, è stato ceduto a Houston in seguito a un duro litigio con il direttore generale dei Cavaliers dopo aver scoperto che il suo armadietto era stato spostato per far posto a un giocatore appena acquistato. Nel gennaio 2022, i Rockets stessi furono costretti a sospenderlo per una partita a causa di una “discussione animata” in spogliatoio durante l’intervallo di una partita. Ma Houston si era tutelata, garantendo al giovane solo il primo anno del suo contratto.

 

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Pubblicato da
Filippo Riccardo di Chio

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