Giorni delicati in casa Sixers: James Harden è tornato ad allenarsi con la squadra in vista della nuova stagione, anche se le motivazioni di questo rientro sembrano tutt’altro che nobili.
Il playmaker di Philadelphia, che solamente un mese fa aveva dato pubblicamente del “bugiardo” a Daryl Morey (presidente dei 76ers), è tornato in buoni rapporti – almeno diplomaticamente – con gran parte dell’organizzazione. La testa, però, sembra lontana da Philadelphia, con i pensieri di Harden che si sono spostati sulla Costa opposta degli States dopo l’interessamento dei Los Angeles Clippers .
Secondo Sam Amick di The Athletic, la presenza di James agli allenamenti collettivi dei Sixers sarebbe solamente una formalità utile ad evitare diverse multe da parte della NBA, che potrebbero addirittura ammontare a 20 milioni di dollari (come nel caso di Ben Simmons di un paio di anni fa).
“Oltre ai motivi che riguardano le sanzioni pecuniarie, Harden si sta allenando perché spera che lo scambio con i Clippers si farà. I Clippers stanno cercando in tutti i modi di chiudere la trattativa: stanno cercando di ottenere diverse scelte al Draft da aggiungere all’offerta che formuleranno.”
Sam Amick ha anche dichiarato che la prima offerta recapitata a Morey da parte dei Clippers era composta da role players con un alto ingaggio (necessari per motivi salariali) più una prima scelta. Proposta che non ha minimamente convinto il presidente dei Sixers, il quale spera di ottenere molto di più per l’ex MVP.
Il front office di Philadelphia sa di non poter sbagliare: devono costruire una squadra pronta a competere per il titolo, avendo Joel Embiid sottochiave almeno per i prossimi 3 anni. Non possono permettersi un anno di transizione o una fase di crescita: devono vincere ora.
Vedremo nei prossimi giorni se James Harden lascerà i Sixers e con quale destinazione. I Clippers devono mettere molto di più sul piatto se vogliono davvero portare il Barba in California.
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