Light the beam. Sfatato il tabù Playoff evocato nella conferenza stampa di presentazione, coach Mike Brown è chiamato a consolidare le posizioni nella Western Conference. Proverà a ripetersi a stessa formula di sempre, forte di numeri offensivi senza precedenti nella storia NBA. La squadra difende il titolo divisionale conquistato a vent’anni di distanza dall’ultima volta e lo fa con un roster consapevole, sostanzialmente invariato nei suoi elementi portanti e un quintetto che ha giocato assieme più minuti di qualunque altra lineup nella lega. Domantas Sabonis, chiave di volta per la crescita dei Kings, ha rinegoziato ed esteso il proprio contratto dopo una stagione All-Star; nella rotazione frontcourt lo seguiranno JaVale McGee e Alex Len. Harrison Barnes ha firmato un triennale da 54 milioni di dollari e anche Trey Lyles è rimasto in California, fedele a quella che aveva indicato come priorità della sua estate. Via trade è arrivato Chris Duarte da Indiana, mentre Sasha Vezenkov, MVP dell’ultima Eurolega, ha trovato l’accordo per un triennale da poco meno di 20 milioni di dollari. Pochi dubbi infine sulle opzioni rookie esercitate nei contratti di Davion Mitchell e Keegan Murray, dai quali ci si attende un ulteriore salto di qualità. Chiudiamo con le dichiarazioni di De’Aaron Fox, che ben riassumono lo spirito dalle parti di Sacramento:
“Non sembra un training camp, siamo più o meno gli stessi quindi stiamo soltanto aggiungendo nuovi elementi a ciò che già conoscevamo.”
Non più sorpresa, ma conferma. Salto non banale, al quale i Kings sembrano pronti.