A proposito di hype. Dopo un Draft da record d’ascolti l’effetto Victor Wembanyama si riflette anche sulla collocazione mediatica di un mercato altrimenti secondario come San Antonio (19 le partite in tv nazionale nel 2023-2024). Reduce dalla stagione del 50º anniversario, San Antonio saluta il COO Brandon Gayle, ma entra in una nuova era con il suo riferimento, Gregg Popovich, saldo sulla panchina. Fresco di introduzione nella Hall of Fame di Springfield il classe ‘49 da Chicago ha posto solide radici per il suo coaching tree nella lega e torna alla guida di un roster che conta ben 14 elementi under 25. All’ombra dell’Alamo è arrivato via trade Cedi Osman, con Lamar Stevens (poi tagliato e accasatosi a Boston). Biennale da 20 milioni di dollari per Tre Jones e contratto di un solo anno per Sandro Mamukelashvili, ma l’investimento più importante per l’indirizzo della squadra è il max contract dato a Devin Vassell. Keldon Johnson, nella stessa situazione prima di lui, è già pronto a prendere le redini dello spogliatoio. Zach Collins approfitta invece del nuovo attestato di fiducia da parte della squadra nonostante uno storico di infortuni preoccupante. Non si chiedono miracoli al francese Wembanyama, che pure avrà gli occhi addosso e dovrà rispondere con i fatti alla pressione inevitabilmente sulle sue spalle. Dice di essere pronto a tutto, ma per il Rookie of The Year potrebbe essere più dura del previsto. Noi, come lo scorso anno, lo seguiremo con una rubrica dedicata.