Se ne parlava da tanto tempo ma ora è finalmente ufficiale. L’All-Star Game che si giocherà il prossimo 18 febbraio sul parquet del Gainbridge FieldHouse di Indianapolis vedrà il ritorno della sfida tra i migliori della Eastern Conference contro i migliori della Western. Lo ha annunciato la lega nella serata di ieri con un comunicato. Dopo che anche il commissioner della NBA Adam Silver aveva confermato, nel programma “First Take” di ESPN, nelle scorse settimane che la lega stava pensando di riadottare il formato classico.
Si tornerà quindi al vecchio format che ha accompagnato la partita delle stelle dal 1951 fino al 2017, anno in cui si è deciso di passare alla selezione di squadre miste da parte di due capitani, con l’aggiunta nella scorsa stagione di una sorta di Draft prima della palla a due. Si ripartirà dal record complessivo di 37-29 in favore della compagine dell’Est.
Con il ritorno alla tradizione cambierà di conseguenza anche l’Elam Ending. La formula introdotta dalla NBA nel 2020 secondo cui a sancire la fine della gara non sia il cronometro bensì il raggiungimento di un punteggio prefissato. Torneranno quindi i canonici quattro quarti da 12 minuti ciascuno. Appuntamento fissato al prossimo 18 febbraio per seguire il nuovo vecchio All-Star Game.
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