Un’altra grande impresa per Stephen Curry. Come Luka Doncic a Brooklyn, il leader degli Warriors ha permesso a Golden State di vincere nella tana dei Rockets. Sebbene gli uomini di Steve Kerr abbiano avuto una buona partenza e un notevole inizio del secondo quarto, con un 16-2 per passare al +16 (26-42), la gara alla fine si è rivelata più dura del previsto. Prima c’è stato lo spettacolo offerto da Alperen Sengun, autentica spina nel fianco per i californiani, poi il trio composto da VanVleet-Brooks-Smith Jr ha ridotto progressivamente il gap fino all’inizio del quarto quarto e il canestro del pareggio di Jabari Smith Jr. (81-81).
Più aggressivi in difesa, i Rockets hanno poi preso il sopravvento e sembravano poter spuntarla… finché Stephen Curry non ha preso in mano la situazione. Il play, da quel momento in poi, ha segnato quattro tiri da 3 punti, facendo impazzire anche Dillon Brooks in difesa. “Chef Curry” ha contribuito attivamente ad un 15-2 che ha cambiato tutte le carte in tavola (89-100). Terza sconfitta consecutiva, invece, per i texani.
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