155-104: numeri, quelli dei Boston Celtics contro Indiana, che sembrano più da All-Star Game che da stagione regolare. Ma dopo quattro vittorie su quattro, è evidente che la macchina di Joe Mazzulla è già oliata alla perfezione. Ben otto giocatori in doppia cifra. E l’intero ultimo quarto assimilabile a un garbage time lungo 12 minuti, in cui nessuna stella ha messo piede in campo. I 155 punti segnati dagli uomini in verde sono il secondo maggior dato della storia dei Celtics.
A guidare i padroni di casa il solito Jason Tatum: 30 punti e 12 rimbalzi in soli 26 minuti. Contributo fondamentale anche da parte di Jrue Holiday (15 punti e 7 rimbalzi) e Jaylen Brown (16 punti e 7 rimbalzi). Leggermente più sottotono rispetto alle ultime prestazioni Kirstaps Porzingis, che di punti ne ha segnati solo 13. Ma a sostituire la sua produzione offensiva ci ha pensato Derrick White, con i suoi 18 punti. E dalla panchina Sam Hauser, Dalano Banton e Payton Pritchard che ne hanno piazzati 43 in totale. E un sonoro 20/35 dalla lunga distanza certo fa sempre comodo.
Gli Indiana Pacers sono una squadra ottima. Arrivavano alla partita di stanotte con un record di 2-1 e un +9 di net rating. Soprattutto grazie all’indisucssa stella della squadra di Carlisle, Tyrese Haliburton. Presentarsi al TD Garden di Boston senza la guardia ex Kings si sapeva non sarebbe stato facile. Ma nessuno immaginava una debacle di questo genere. Si salva solo il sempre volenteroso TJ McConnel: 18 punti, 7 rimbalzi e 5 assist. Ma entro una prestazione di gruppo decisamente rivedibile.
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