Dopo un inizio deludente per i Chicago Bulls (4-7), già iniziano a circolare voci riguardo a possibili trattative future. Al centro di queste c’è Zach LaVine, stella dei Tori di Chicago. Shams Charania, insider di The Athletic, ha già annunciato che entrambe le parti sono disposte a un cambio di scenario. Alla finestra, pronte a bussare, ci sarebbero già Miami Heat, Los Angeles Lakers e Philadelphia 76ers. LaVine ha preferito non commentare questi rumors evitando di entrare nel merito.
Ai margini della sconfitta di stanotte contro gli Orlando Magic, LaVine ha detto:
“In questo momento non è il momento di parlarne. Se poi verrà fuori qualcosa, sarà quello il momento in cui ne parlerò”.
Già durante il training camp di quest’autunno, il giocatore aveva completamente smentito le speculazioni che lo vedevano al centro di trattative. E ieri, ancora una volta, ha ribadito di non essere in nessun modo coinvolto in questa tipologia di conversazioni.
“È per questo che ho rappresentanti come Rich Paul. Se parla a nome mio, è il mio agente. Parla lui con il general manager Artūras Karnišovas e con i Bulls. Il mio lavoro è andare qui e giocare. È semplice”.
LaVine è alla sua decima stagione nella lega e al secondo anno di un contratto quinquennale da 215 milioni di dollari con i Bulls. Il che rende abbastanza complesso imbastire una trade. Certo è che, da quando i Bulls lo hanno prelevato da Minnesota, Chicago ha raggiunto i playoff solo una volta sola e hanno registrato solo una stagione vincente. E dopo l’ennesimo inizio difficile, anche LaVine è stufo:
“Penso che se non sei frustrato, questo è un problema. È una cosa sconvolgente quando abbiamo cercato di fare la cosa giusta negli ultimi tre o quattro anni. Sembra che siamo allo stesso punto. Stiamo cercando di superare il problema”.
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